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27/02/2024
Fiori d’inverno - La sfilata di Giorgio Armani chiude la Milano Fashion Week
Fiori d’inverno - La sfilata di Giorgio Armani chiude la Milano Fashion Week
di Cinzia Grillo

Ancora una volta Giorgio Armani chiude la settimana della moda milanese, e lo fa a pochi giorni dalla presentazione della linea Emporio, in cui ha affascinato tutti con le sue modelle che sfilavano sotto romantici fiocchi di neve.

“Fiori d'inverno”, questo il nome della Fall/Winter 2024-2025 trae ispirazione e significato nella natura, fonte di vita concreta da opporre ad un mondo di apparenze.
È un messaggio di speranza, connesso all’energia e alla forza della natura, e al ciclo vitale del pianeta cui apparteniamo.

Al centro ci sono i fiori che sbocciano in pieno inverno, annunciando bellezza e ricrescita, e che si posano sui capi sottolineando le forme aeree e fluide e il senso di un’eleganza armonica tipica di Giorgio Armani.
La collezione presentata nella storica location di via Borgonuovo 21 a Milano è stata il palcoscenico della nuova stagione Autunno Inverno 2024-25 dedicata all’ossimoro dei fiori d’inverno.
Un messaggio di speranza raccontato attraverso una moltitudine di petali e corolle stampate, ricamate o intarsiate su capi dalle silhouette ariose e fluide, tipiche del brand
Una scelta simbolica che «ricorda una stagione migliore o preannuncia comunque - sottolinea il couturier - una stagione migliore».
Armani è tornato alla natura, una delle sue principali ispirazioni di sempre, e allo studio dei fiori, protagonisti assoluti di una gran varietà di creazioni per l'inverno, stagione che, nelle sue mani, diventa poesia, sinfonia di bellezza
Le creazioni in velluto, in raso, in lana, sono completamente intarsiate, stampate, ricamate col motivo floreale, accessori compresi - copricapi e scarpe. Il motivo, presente in tutti i look, conduce al messaggio, attuale e urgente: la natura è la cosa più preziosa, va osservata, studiata, protetta. È letteralmente l'ultimo baluardo in grado di proteggere l'uomo dal caos. In questo, lo stilista, come un sociologo, osserva il mondo che lo circonda, lo legge e prova ad offrire nuove possibilità
le silhouette pulite, l'equilibrio dei volumi, i contrasti cromatici tutti inseriti in una palette piena di sfumature perfette per la stagione invernale
Per il giorno Armani ha proposto tonalità chiare, le borse medie e grandi: i pantaloni sono Cargo in velluto, le bluse impalpabili annodate al collo, blazer, cappotti a kimono, lunghi abiti doppiati in tulle e finte pellicce.
Le modelle di Armani sorridono, mentre avanzano disinvolte sulla passerella quasi a voler sottolineare quel senso di leggerezza, positività e gentilezza che la collezione rappresenta.
Superbe le creazioni in velluto ricamate con paillettes, perline, cristalli, tutte riservate al gran finale

Abiti lunghi e preziosi disegnano una figura slanciata e poetica.
I colori predominanti sono blu notturni, neri intensi, e verdi dai toni scuri che appaiono però sempre luminosi quasi tattili grazie al bagliore dei velluti, del raso e delle sete, l'intensità del bouclé in morbida lana e dei ricami.
Ad aprire la sfilata Gina Di Bernardo, la modella che è stata volto delle campagne di Armani tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Gli scatti d'autore firmati da Aldo Fallai sono esposti negli spazi Armani/Silos nell'ambito della mostra fotografica Aldo Fallai per Giorgio Armani, 1977 - 2021, visitabile fino all'11 agosto
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